Prompt: Fantasma
Personaggi: Eva Blake
Rating: Per tutti / Verde
Numero parole: 294
Il Destino gioca a dadi
La vita aveva da sempre giocato dei tiri mancini opinabili a Eva. Di contro, lei non si era mai persa in pensieri filosofici o riti apotropaici di qualsiasi sorta per scovare connessioni, motivi o consolazioni. Sapere che esisteva il Destino con i suoi dadi era un chiodo fisso a cui appendere gli eventi; tuttavia, questa consapevolezza non ammorbidiva lo sconforto e la rabbia di fronte a certi sgambetti. Era l’eterna disparità tra ragionevolezza e speranza a cui sottomettersi.
Ritrovarsi vampiro per un qui pro quo era probabilmente il massimo dell’ironia che l’esistenza aveva raggiunto nei suoi confronti. Eppure, anche questo non l’aveva scoraggiata. Eva aveva continuato a interessarsi al mondo, a scoprirsi curiosa delle meraviglie che poteva offrirle anche quando il suo giorno era diventato la notte, che in sé, di meno, non aveva proprio nulla da invidiare alle ore di luce.
Eva era consapevole di nutrire un’ingenuità di fondo mai colma. C’era nata, una sorta di carattere distintivo di cui essere fieri (che Lucilla lodava da che aveva memoria) e che, probabilmente, l’aveva portata dove era ora. Ma dopo secoli, l’ultima cosa che pensava l’avrebbe incastrata di nuovo non pensava sarebbe stata un’altra famiglia.
Uno scherzo del destino, avrebbe detto qualcuno, senza rendersi conto di quanta verità potesse contenere la frase. Un cerchio che si chiude, sotto altri certi aspetti, quelli che talvolta la rendevano inerme, riportando a galla un passato così lontano ma facendolo apparire intatto e doloroso come se fosse accaduto il giorno prima. Erano questi momenti che l’avevano portata a riformulare il proprio pensiero sulla natura stessa del Destino, a crederlo più simile a un fantasma che spendeva il proprio tempo scivolando tra le fessure della sua vita, osservandola, mentre lei continuava a vivere, ignara del prossimo lancio di dadi.
Rispondi